Autonomia differenziata, la richiesta in Emilia Romagna: referendum abrogativo, cosa succede

La richiesta è stata presentata alla Regione da parte dei capogruppo di maggioranza e del Movimento 5 Stelle. Anche in Emilia Romagna la questione dell’autonomia differenziata è al centro del dibattito.

Quando si parla di autonomia differenziata si fa riferimento al ddl approvato, nelle scorse settimane, dal Parlamento e presentato dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli (Lega). Sebbene il disegno di legge abbia attirato diverse critiche – viste le preoccupazioni, di molti, di un aumento del divario tra Nord e Sud – questo ha ottenuto il via libera dal Governo. Ora, però, l’Emilia Romagna avanza una richiesta che potrebbe ribaltare la situazione.

L'Emilia Romagna chiede il referendum abrogativo
Autonomia differenziata: l’Emilia Romagna chiede il referendum abrogativo – emiliaromagna.cityrumors.it

La misura si rifà al riconoscimento, ad una Regione, dello statuto ordinario di autonomia legislativa, sia sulle materie di competenza corrente che su quelle di competenza esclusiva dello Stato – il quale conferisce lo stesso statuto. Le prime riguardano la sicurezza sul lavoro, l’istruzione, la tutela della salute e le reti di trasporto, oltre alle relazioni con l’Unione Europea e internazionali, per citare solamente alcuni aspetti.

Mentre le materie di competenza dello Stato concernono tre casi, ossia: norme generali sull’istruzione; organizzazione della giustizia di pace; tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali. Tra le Regioni interessate dalla normativa spicca anche l’Emilia Romagna che, tuttavia, ha espresso una certa contrarierà all’approvazione del disegno di legge, unendosi anche ad altri territori – come la Campania.

L’Emilia Romagna verso il referendum abrogativo? La Regione contro l’approvazione dell’autonomia differenziata

Chi ha contestato l’introduzione dell’autonomia differenziata ha puntato il dito, in particolare, contro i finanziamenti destinati alle prestazioni regionali. I quali, date le previsioni della legge, rischierebbero di finire soprattutto al Nord (che, da tempo, registra una spesa storica più alta rispetto ad altre aree d’Italia), andando ad ampliare ulteriormente le differenze con il Sud.

Proposta l'abrogazione dell'autonomia differenziata
La legge sull’autonomia differenziata presentata da Roberto Calderoli ha accolto diverse critiche (Foto Ansa) – emiliaromagnait

In Emilia Romagna, i capogruppo di maggioranza (insieme al Movimento 5 Stelle) si sono rivolti alla Regione chiedendo il referendum abrogativo per la normativa. Il quesito, secondo le fonti, dovrebbe recitare: “Volete voi che sia abrogata le legge 26 giugno 2024, n. 86 ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione’?”. Per il momento non sono giunte conferme, ma sappiamo che il tempo a disposizione non è molto.

Presto, infatti, il governatore Stefano Bonaccini lascerà la sua carica: le dimissioni sono in programma per l’11 o 12 luglio. Resta, ora, da vedere se l’Assemblea legislativa avrà modo di votare a stretto giro. E, in caso di risultato favorevole prima del suo scioglimento, anche i Consigli di Regioni come la sopracitata Campania, Puglia, Sardegna e Toscana potrebbero seguire la stessa via. In tal modo, si potrà arrivare al numero di 5 Regioni, imprescindibile per avanzare la richiesta del referendum abrogativo.

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